Dipendenza Affettiva

Tutti noi ab­biamo bi­so­gno di le­gami, ma ne siamo an­che pro­fon­da­mente spa­ven­tati. In essi e nel tra­di­mento della fi­du­cia che vi ab­biamo ri­po­sto ri­suo­nano gli echi dei no­stri traumi più pro­fondi, tut­ta­via solo nei le­gami tro­viamo le ri­pa­ra­zioni a cui non pos­siamo smet­tere di cre­dere, ma le no­stre am­bi­va­lenze e le no­stre an­go­sce ci gui­dano, spesso e fa­tal­mente, verso pro­fe­zie che si auto av­ve­rano. Nella po­la­rità dipendenza-autonomia si gioca la danza della re­la­zione. C’è chi pensa di ag­grap­parsi a qual­cuno in­se­guendo l’illusione di­pen­dente di po­ter ri­con­qui­stare il pa­ra­diso per­duto, ri­chiamo a un’infanzia pre­co­ce­mente de­ru­bata; c’è chi, in­vece, ri­solve il pro­blema della se­pa­ra­zione ce­le­brando il mito di un’indipendenza e di un’autosufficienza as­so­luti; ma è solo gra­zie alla ca­pa­cità di co­struire un equi­li­brio di­na­mico fra que­sti op­po­sti che pos­siamo ri­spon­dere ai fal­li­menti in­ter­per­so­nali e ri­cer­care le so­lu­zioni crea­tive per con­ti­nuare a ri­schiare e a cre­dere nella re­la­zione. 

Il libro di Massimo Borgioni dal titolo "Dipendenza e controdipendenza affettiva", af­fronta il tema della di­pen­denza af­fet­tiva, e del suo ro­ve­scio, la con­tro di­pen­denza, at­teg­gia­menti op­po­sti ma che hanno una ra­dice co­mune e che rap­pre­sen­tano in fondo le due facce di uno stesso pro­blema.

L'obiettivo della relazione d'aiuto, dunque, non deve essere tanto quello del superamento dei comportamenti dipendentii, cosa che farebbe partire il rapporto già su un presupposto sbagliato e collusivo, quanto soprattutto il mantenimento della relazione stessa. È proprio questo il fuoco del lavoro con la persona dipendente da una relazione affettiva: il mezzo, ossia la relazione, e il fine, ossia la conquista e il mantenimento della relazione stessa, tendono a coincidere. È nell'ambito di una relazione valida e sicura, affettivamente significativa, sviluppata entro limiti realistici, umanamente onesta e vera, che la persona dipendente può riconoscersi; è nell'ambito di una relazione di questo tipo che egli può costruire i propri obiettivi, verificarne la percorribilità, elaborare i propri fallimenti, sondare i propri limiti ed esplorare, valutare e riscoprire di volta in volta le proprie risorse.