Se la relazione di coppia soffoca le esigenze individuali, arriva la crisi; per superarla basta liberarsi da gelosia eccessiva, simbiosi e rinunce fatte in nome della vita a due...
Stress, fatica, frustrazione. Sono queste le tre parole-chiave che emergono dai molti racconti della vita di coppia non appena supera la fase dell’innamoramento ed entra nella routine. Che ci siano figli oppure no, in tanti casi la relazione sentimentale stabile finisce per essere fonte di insoddisfazione: pian piano si perde entusiasmo, non si capiscono più i propri bisogni, si riduce la vita relazionale, si perde la propria identità, si sviluppa astio verso il partner e non di rado compaiono ansia e depressione. Insomma, ci si sente chiusi in gabbia tanto che alcuni iniziano a fantasticare fughe improbabili, altri cercano di stare il meno possibile da soli con il partner, altri ancora non vedono l’ora che l’altro esca di casa. Qualcuno arriva addirittura a sperare di essere lasciato. Queste cose fanno pensare di non amare più l’altro, di non essere fatti per stare insieme. Il che, magari, può anche essere vero, ma spesso non lo è.
Se tu scompari l’amore soffoca
Il fatto è che spesso l’amore c’è ed è anche corrisposto, ma l’impostazione di coppia a volte soffoca a tal punto l’espressione dell’individualità di ognuno che il malessere personale finisce per schiacciare anche la passione. Molte crisi di coppia e separazioni, infatti, avvengono non per mancanza di sentimento, ma per la pessima qualità della vita dei singoli. Senza rendersene conto, i due hanno creato una specie di gabbia che gli impedisce di muoversi spontaneamente nella realtà e, quindi, di essere se stessi nella vita quotidiana. Una gabbia che, a seconda dei casi, può essere costituita da vari fattori, diversamente mescolati fra loro. La forte gelosia è sicuramente tra i principali: ostacola la frequentazione di interi ambiti, la possibilità di ampliare le amicizie e fa sentire controllati. Poi vi è una sorta di discesa al “minimo comun denominatore”, cioè si finisce per fare quasi solo le cose che si possono fare insieme, mentre viene abolita la maggior parte delle attività individuali: non si fa ciò che non piace all’altro, ciò che lo irrita, che lo turba, che lo stanca o che lo annoia. Il risultato di tale simbiosi è che le possibilità espressive ed esperienziali di ognuno - ma anche della coppia stessa - si riducono drasticamente.